Progetti + Pota

- La parte vergognosa delle femmine. Modo comunissimo di affermare: certo, certamente. È anche un’esclamazione comunissima tra noi. Capperi! Cappita! Cachitra! Cappiterina!-(tratto da Antonio Tiraboschi, Dialetti bergamaschi antichi e moderni ed. 1873, tipografia editrice F.lli Bolis)

2004-2005 Bergamo, una cittadina del nord con oltre 100 mila abitanti, appartiene alle tre regioni più ricche e produttive d’Italia. Si colloca nelle prime 20 città di provincia più ricche a livello nazionale. Come tutte le città ha una stazione dei treni e una degli autolinee che sono uno dei luoghi di permanenza storica del popolo degli esclusi e del popolo dei pendolari. Dalla stazione si dipanano le fila di prostitute maschi e femmine, clienti, operatori sociali, avvocati, suore e preti, volontari, tossici, medici, organizzazioni, istituzioni, lavoratori pendolari, residenti e studenti. Dalla stazione è partita la ricerca di Giovanni Diffidenti che ha sviluppato un fotoreportage sull’emarginazione concentrandosi sulle persone che vivono alla stazione. Laura Morelli ha focalizzato la sua attenzione sulla prostituzione raccolgliendo interviste audio che dalla stazione l’hanno portata in altri ambienti non necessariamente problematici. I due lavori nascono quindi nello stesso luogo, per poi prendere strade diverse, cercando persone e luoghi in relazione al procedere della ricerca. Visti insieme ne risulta uno scenario complesso e integrato in cui storie persone e luoghi si intrecciano a formare una città difficile da digerire, fluttuante, insicura, violenta, colma di sofferenza ma anche ricca di critiche, messa ai margini e tenuta ostinatamente nascosta. Il giorno e la notte sono cadenzati dalle geografie della transumanza: ci si sposta da un posto all’altro in un percorso sotterraneo di una città nella città.
OBIETTIVI Porre domande alla città, stimolare un dibattito, innescare un percorso di conoscenza e comprensione non settoriale e diffuso a tutta la città. Costruire un progetto culturale con le associazioni e gli enti che operano nel settore. Realizzare un percorso culturale a basso impatto economico ma ad alto contenuto etico e comunicativo.