installazione d'arte di Laura Morelli
Teatro alla Grazie
Viale Papa Giovanni XXIII, 13
Bergamo
durante il convegno "Gli Avvocati sono con le donne contro la violenza"
17-21 novembre 2014
organizzato da AIAF Lombardia sez Bergamo
La violenza di genere è un’alterazione oscena della realtà. Ha radici omertose. Monta all’interno di relazioni malate che schiavizzano le parti in causa. Per questo l’idea progettuale di Laura Morelli è restituire un’opera d’arte che sia specchio distorto e mutevole della realtà. Il progetto artistico si sviluppa nel territorio bergamasco e coinvolge persone che hanno direttamente subito e agito violenza. Grazie a soggetti, enti e organizzazioni che aderiscono al progetto, l’artista chiede un gesto simbolico: donare una parte molle (indumenti, biancheria, ecc..) che abbia un legame diretto con l’esperienza di violenza subita o agita. Alla forza del gesto e alla potenza evocativa dell’oggetto si aggiungono brandelli di storie: -… Vedi che è stracciato? E’ il vestito che avevo durante … La coperta che usava la mia bambina per proteggersi … Il predisole che mio marito ha usato per … Il centrotavola del tavolo dove mio nonno mi ... Questo è per mia figlia … -
Nel guanciale non posso vivere senza di te ci sono le parti molli delle persone che hanno subito violenza, massimamente donne.
Nel guanciale non vivrai senza di me c’è il corredo di un uomo non più violento, unico ad aderire, uno fra i pochissimi che nella bergamasca e in Italia, seguono un percorso per non essere più violenti: - … I jeans e la camicia che ho usato per … - L'artista espone i due guanciali vicini, su una grata, a riflettere insieme una realtà fragile. L’occhio, il pensiero, il gesto del pubblico completano l’opera.